domenica 10 febbraio 2008

ESECUZIONE ESTRAGIUDIZIALE A SILVIA CAUCA

IL Consiglio Territoriale delle Autorità Indigene dell' Oriente Caucano denuncia con
il seguente comunicato pubblico l'assassinio di tre persone appartenenti a Comunità Indigene commesso dall'Esercito Nazionale e rende noto:

- Che il giorno 30 Gennaio 2008, verso le 11 di sera, nel luogo chiamato Chulica, situato tra i Resguardos indigeni di Kizgò e Ambalò facenti parte del municipio Silvia, membri dell'Esercito Nazionale del Battaglione di Alta Montagna n. 4, hanno
massacrato i seguenti appartenenti a Comunità Indigene: Robert Heler Astaiza, del Resguardo di Kizgò, e Luis Carlos Otero Velasco ed Elias Pechené Pillimue del Resguardo di Ambalò.

-Che la forza pubblica ha comunicato ai mezzi di informazione di avere colpito a morte, durante uno scontro, tre sovversivi sorpresi a svolgere attività di estorsione
nei confronti di alcune persone del luogo, e che questa versione dei fatti è stata pubblicata dal giornale "El Liberal" di Popayan e da "El Pais" di Cali nelle loro edizioni del 1 febbraio 2008, nonchè ripresa dalle emittenti locali di queste due città.

- Che i tre appartenenti a Comunità Indigene uccisi dalla forza pubblica, poco
prima del fatto, si trovavano invece nel capoluogo del municipio Silvia, dove sono stati visti da varie persone, e che inoltre i tre uomini erano ben conosciuti in quel municipio per via delle loro attività commerciali, rispettivamente di venditore al dettaglio di gas, panettiere e agropecuario.

- Che l'esecuzione estragiudiziale di persone e soprattutto di indios, contadini e afrocolombiani fa parte della politica di sicurezza del presidente Alvaro UribeVélez e che gli serve a dimostrare di avere ottenuto i risultati voluti a coloro che lo
finanziano, servendosi a questo scopo anche di realtà falsate come nel caso che qui denunciamo e in altri centinaia di casi che avvengono nel territorio nazionale.

Alla luce di questi fatti ripudiamo il comportamento dell'Esercito Nazionale che agendo così rende assai dubbia la veridicità e la rettitudine dei suoi atti e quella dello Stato.

Esigiamo l'allontanamento di tutti gli attori armati dai nostri territori indigeni ed il rispetto per le nostre autorità tradizionali leggittime, che sono le uniche autorizzate e competenti per eseguire controlli territoriali nei nostri Resguardos indigeni.

Sollecitiamo la solidarietà delle organizzazioni sociali, civiche, popolari, degli
organismi nazionali e internazionali dei diritti umani, affinchè si pronuncino contro queste azioni, contro la guerra e contro il coinvolgimento in questa guerra delle popolazioni civili attuata dagli attori armati, legali e illegali, di questo conflitto. Perchè si possano unire gli sforzi in difesa della vita, della pace, per la costruzione di un Paese dove sia possibile vivere in armonia, per una soluzione politica del conflitto armato e per il rispetto dei diritti umani e delle altre garanzie sociali.

Il silenzio è complice dell'ingiustizia.... pronunciamoci

Autorità Indigene del Consiglio Territoriale
dell'Oriente Caucano "Cotaindoc"

Nessun commento: