lunedì 24 novembre 2008

Offensiva dello Stato contro le Organizzazioni e i Membri del Movimento delle Vittime


CON PREGHIERA DI DIFFUSIONE
COMUNICATO PUBBLICO ALL’OPINIONE NAZIONALE E INTERNAZIONALE:

Il governo del presidente Uribe, gruppi paramilitari e organismi statali conducono un’ allarmante ondata di persecuzioni, detenzioni e azioni criminali contro organizzazioni di diritti umani e membri del Movimento Nazionale delle Vittime (MOVICE). La politica ufficiale riflette un deterioramento accelerato e preoccupante dello stato di diritto in un paese che cerca di sottoporre a giudizio le opinioni divergenti e la mobilitazione sociale per distrarre l’opinione pubblica dagli scandali che scuotono il governo a causa della parapolitica, del fallimento della smobilitazione militare e dei “falsi positivi” della forza pubblica che hanno portato all’assassinio di centinaia di persone innocenti. Il MOVICE denuncia l’ingiusta accusa del Segretario Tecnico del MOVICE, presso il Dipartimento di Sucre, di CARMELO AGAMEZ, e di MARTIN SANDOVAL ROSSO, direttore del Comitato Permanente per la Difesa dei Diritti Umani (CPDH) nel dipartimento di Arauca. Allo stesso tempo, esprimiamo la nostra preoccupazione di fronte all’aumento della criminalizzazione e della stigmatizzazione attraverso la messa in stato di accusa di studenti, professori e settori sociali che rivendicano i propri diritti davanti allo Stato colombiano. Questi fatti indicano che si sta costruendo tutto un montaggio giudiziario che mira ancora una volta a delegittimare il lavoro che si sta portando avanti in Colombia per la difesa dei diritti umani.

I membri e le organizzazioni appartenenti al MOVICE che sono sotto accusa, stanno conducendo un lavoro permanente di denuncia delle violazioni dei diritti umani, come nel caso delle esecuzioni extragiudiziarie commesse dalla forza pubblica che hanno portato in varie regioni alla destituzione di militari e al ritiro dell’appoggio del governo degli Stati Uniti ad alcuni battaglioni dell’Esercito Colombiano.

Tra gli episodi di repressione più recenti, segnaliamo:

-CARMELO AGÁMEZ, membro del MOVICE a Sucre, il 15 novembre è stato catturato e in seguito incarcerato per ordine della Fiscalía.
Carmelo gode di misure cautelari della Commissione Interamericana dei Diritti Umani dal 2006, insieme a 17 leaders sociali del dipartimento di Sucre appartenenti al MOVICE da quando fu scoperta una lista di sterminio che a quanto pare fu elaborata da politici coinvolti nella strategia paramilitare nella regione.

MARTÍN SANDOVAL ROSSO, membro del MOVICE e direttore del CPDH nel dipartimento di Arauca, il 4 novembre, nel corsodi un operativo composto da Fiscalía, DAS, CTI e Polizia Nazionale è stato catturato insieme a 16 dirigenti sociali e difensori dei Diritti Umani ad Araquita. Il dipartimento di Arauca dall’anno 2002 subisce detenzioni di massa e selettive di dirigenti sociali e della popolazione in generale, che, sulla base di montaggi e dichiarazioni che li accusano si essere legati alla guerriglia, vengono catturati e detenuti per tempi prolungati e con violazioni delle proprie garanzie legali e costituzionali.
La Fiscalía 12 dell’Unità Antiterrorista della Fiscalía Generale della Nazione, con a capo Jorge Iván Piedrahita Montoya ha ordinato di ispezionare le banche dati delle università pubbliche e private in cerca di presunti guerriglieri e dà luogo a procedimenti giudiziari contro maestri, studenti, organizzazioni di diritti umani e membri del Polo Democratico Alternativo, tra gli altri. Questi processi hanno avuto inizio con ordini di cattura contro vari studenti e professori sospettati di appartenere alle FARC, ma anche con minacce da parte di gruppi paramilitari nell’Università Nazionale di Bogotà. Avvocati amici che hanno assunto la difesa di vari detenuti hanno potuto rendersi conto che nel processo, identificato come 65.635, ci sono più di 63 ordini di cattura e che è stato arbitrariamente ordinato di intercettare le comunicazioni delle organizzazioni nazionali e internazionali di diritti umani e d’opinione.
In particolare, è stato ordinato di intercettare le e-mail della Federazione Internazionale dei Diritti Umani con sede a Parigi e allo stesso modo, l’intercettazione delle comunicazioni del mezzo di comunicazione Le Monde Diplomatique (Parigi) e dell’ organizzazione Giustizia per la Colombia (Londra) ed è stato segnalato l’ordine di intercettare le comunicazioni dei funzionari dell’Ufficio delle Nazioni Unite con sede a Bogotà. A livello nazionale, è stato emesso l’ordine di intercettare le comunicazioni del Collettivo di Avvocati “José Alvear Restrepo”, oltre a uelle delle seguenti organizzazioni: Corporación Reiniciar, Humanidad Vigente, Corporación Yira Castro,Fensuagro, Sintraminergetica, Fescol, Fundación Manuel Cepeda, Red de Acción contra Libre Comercio (Recalca), Sintrabancol, Sinpeagricun e altre.

Petizioni:
- Di fronte agli ultimi atti d’accusa realizzatisi nel corso del mese di novembre, facciamo un appello affinché venga garantito il Dovuto Processo a chi è stato privato ingiustamente della propria libertà. Allo stesso modo, chiediamo che in base ad una sana critica e valutazione obiettiva delle prove acquisite, la Fiscalía liberi immediatamente tutte le persone detenute e in particolare CARMELO AGAMEZ e MARTIN SANDOVAL ROSSO.

- Chiediamo allo Stato colombiano di arrestare la repressione attualmente in atto contro i difensori dei diritti umani e i leaders sociali per mezzo di montaggi giudiziari.

- Chiediamo agli organismi di controllo dello Stato che venga attivato il sistema di pronto allerta dal momento che questi fatti costituiscono un imminente pericolo per l’integrità e la sicurezza dei leaders del movimento sociale.

- Chiediamo alla Commissione Internazionale dei Diritti Umani, all’ONU, al Corpo Diplomatico e in generale alla Comunità Internazionale di seguire questi fatti e di esigere dal governo colombiano il rispetto dei diritti umani, il riconoscimento delle libertà pubbliche dei cittadini, la fine alla repressione e il rispetto della Costituzione.

- Chiediamo a tutte le organizzazioni nazionali e internazionali dei diritti umani, ai mezzi di comunicazione alternativi, alle organizzazioni sociali e popolari alle organizzazioni indigene, alle organizzazioni sindacali e studentesche, di diffondere questo documento e di manifestare la propria solidarietà esprimendo il proprio punto di vista sui fatti sopra menzionati.

COMITÉ DE IMPULSO DEL MOVIMIENTO DE VICTIMAS DE CRIMENES DE ESTADO

Bogotá D.C. 21 Novembre 2008.

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