sabato 12 gennaio 2008

Nuove minacce denunciate - Comunità di Pace di San Josè de Apartadò



MINACCE E PERSECUZIONE CONTRO I FAMILIARI DI MARGARITA GIRALDO


Ravvisiamo con urgenza la necessità di sollecitare la solidarietà e di lasciare la testimonianza delle persecuzioni contro i familiari delle persone assassinate così come delle minacce continue contro la comunità.

Il giorno 6 gennaio alle 11:30 a.m., nuovamente l'esercito è arrivato a casa di Margarita GIRALDO, nella frazione di Arenas Bajas. Margarita era stata assassinata dallo stesso il 23 dicembre del 2007. In casa si trovavano LEIDY JIMENEZ GIRALDO figlia di Margarita ed Alberto JIMENEZ compagno di Margarita
L'esercito ha cominciato a dir loro che se non dicevano che Margarita era una guerrigliera li avrebbe ammazzati, loro hanno risposto ai militari che li ammazzassero pure ma che non avrebbero mentito, l'esercito continuò dicendo che ne avrebbero approfittato, dato che, se li ammazzavano, subito dopo la Comunità di Pace avrebbe fatto uscire la denuncia; dissero inoltre che in tutta la zona quella comunità guerrigliera figlia di puttana era fottuta e che, anche se avevano già realizzato il lavoro di ammazzare chi dovevano ammazzare nella zona, l'obiettivo centrale era quello di mettere fine alla comunità.
L'esercito continuò a dir loro che dovevano andare via da lì altrimenti li avrebbero ammazzati i para , perché a loro, ai militari, questa comunità figlia di puttana li aveva scocciati con questi comunicati, ma con i para non si giocava e che bastava passargli i nomi, i luoghi e tutto era pronto, così che se non dicevano alla procura che Margarita era una guerrigliera sarebbero morti; Leidy ed Alberto gli risposero nuovamente che Margarita non era una guerrigliera.
Dopo averli maltrattati, arrivò un altro soldato che cominciò a dir loro che dato che Margarita era morta e non poteva resuscitare, perché non dicevano che Margarita era una guerrigliera , così loro gli avrebbero dato tanti bei soldi, ed inoltre se loro si dichiaravano come reinsertati gli avrebbero dato ancora più denaro, e tutto era sistemato. Nuovamente Leidy ed Alberto risposero loro che Margarita non era guerrigliera e che nemmeno loro lo erano. Nuovamente i soldati cominciano ad insultarli dicendogli che li avrebbero assassinati. Tutto questo duro più di due ore.
Si dimostra nuovamente la barbarie con la quale si agisce e quali sono i piani di annichilimento che si impongono, è evidente come gli aguzzini pretendono di occultare la verità ricorrendo, come sempre, all'intimidazione, alla paura, alla minaccia, alla corruzione, alla morte; tuttavia davanti a questo la dignità delle vittime non retrocede. Facciamo un appello solidale a livello nazionale ed internazionale per esigere dallo stato il rispetto della vita dei parenti di Margarita, così come il blocco dei piani di sterminio contro la comunità ed i contadini della zona.

COMUNITÀ DI PACE DI SAN JOSÉ DI APARTATO
10 Gennaio 2008

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