giovedì 15 novembre 2007

Marcia della memoria, Comunità di Pace di San Josè de Apartadò





La marcia è divenuta realtà


Il 9 novembre abbiamo realizzato la marcia per la vita: in quell’occasione abbiamo espresso la nostra solidarietà a tutte le manifestazioni di ricerca della pace delle comunità civili. Abbiamo cominciato la marcia verso le dieci del mattino. Da San Josesito fino ad Apartadó i membri della comunità insieme a quella indigena de Las Playas abbiamo cominciato, passo dopo passo, a commemorare i nostri compagni assassinati quest’anno.


Giunti ad Apartadò, ci siamo recati nei luoghi dove Francisco ed Héctor sono stati assassinati per mano dei paramilitari e in ognuno di essi abbiamo lasciato una croce e dei mazzolini di fiori. Nella stazione degli autobus alcuni civili hanno cominciato a scattare fotografie e filmare coloro che avevano preso parte alla marcia. Dopo avergli chiesto chi fossero, questi si sono presentati come agenti della polizia spiegando che stavano compiendo, secondo loro, azioni di intelligence e sicurezza e sottolineando il continuo assedio della forza pubblica contro la comunità.


Siamo usciti dalla stazione in direzione alla uscita del paese, nel luogo dove è stato assassinato Dairo per mano dei paramilitari e della polizia, lasciandovi una croce e dei fiori. Nello stesso luogo abbiamo realizzato un atto commemorativo in memoria di Jesús assassinato dall’esercito.
Diverse organizzazioni internazionali ci hanno accompagnato in questa marcia per la vita, per dire alla morte che non potrà mai annientarci e, a coloro che seminano morte, che un giorno saranno giudicati dall’umanità. Allo stesso tempo, molte persone in diverse parti del mondo ci hanno espresso la loro solidarietà realizzando marce per la vita. A questi va tutta la nostra gratitudine: sappiamo che il loro sostegno permetterà che le azioni per la pace delle comunità civili potranno essere un giorno rispettate.


Questo momento di memoria ci spinge a portare avanti i principi per cui i nostri compagni assassinati hanno vissuto e per questo ora, a tre anni dal massacro di otto persone per mano dell’esercito e dallo sfollamento di tutta la gente, il nostro obiettivo è quello di ritornare a Mulatos il 21 febbraio 2008.


Rinnoviamo la nostra gratitudine per il sostegno ricevuto e per la marcia per la memoria delle vittime, affinché la giustizia diventi realtà nel nostro Paese che vive momenti di oscurità causati dall’impero paramilitare.


COMUNIDAD DE PAZ DE SAN JOSE DE APARTADO
Novembre 13 de 2007




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