mercoledì 4 marzo 2009

Nuova denuncia della Comunitá di Pace di San José de Apartadó

PERSECUZIONE E STERMINIO: PIANO ‘DECANTATO’ DEL GOVERNO CONTRO DI NOI

Abbiamo avuto la certezza dei molteplici attacchi ed attentati contro la nostra Comunità di Pace, che negli ultimi mesi si sono convertiti in una certa ossessione al fine di sterminarci definitivamente, se si prendono in considerazione i numerosi messaggi che le pattuglie militari e paramilitari che percorrono la zona ci inviano costantemente e gli sforzi che si fanno nella Brigata XVII per ricattare gli abitanti e gli stessi membri della nostra Comunità affinché collaborino per la nostra distruzione e si guadagnino cospicue ricompense monetarie.

Nel nostro precedente comunicato abbiamo denunciato il fustiga mento di cui è stato vittima il nostro compagno REINALDO AREIZA, che è stato membro del nostro Consiglio Interno negli anni passati, attualmente molestato insistentemente dal Colonnello GERMÁN ROJAS DÍAZ , Comandante del Battaglione Voltígeros, che gli ha annunciato che qualora non collabori in questa distruzione definitiva della Comunità di Pace, sarà giudicato come “finanziatore dle Fronte 58 delle FARC” e come “trafficante di droga”, grazie ai suoi “testimoni”, come ha fatto da più decenni la Brigata, remunerando delinquenti per soddisfare i loro obiettivi criminali. Da quando Reinaldo e la Comunità hanno posto questo ricatto a conoscenza di molteplici autorità e della comunità internazionale, membri dell’Esercito e paramilitari cercano Reinaldo disperatamente nella zona e gli hanno manifestato la loro rabbia per aver denunciato il ricatto. Non si tratta di nuove tattiche né di tattiche isolate dell’Esercito: in questi stessi giorni, due militari installati nella zona rurale di Dabeina stanno molestando una giovane contadina, ricattandola che se non ci sta con loro sarà giudicata come “guerrigliera” o “miliziana”. Anche nel 2003 hanno molestato allo stesso modo un giovane un altro giovane della nostra Comunità, dicendogli che se non avesse dichiarato al Pubblico Ministero (Fiscalía) che tutti i leader della Comunità di Pace erano guerriglieri, lo avrebbero giudicato come un “miliziano”, e gli hanno mostrato una “lista” da loro stessi elaborata assicurandogli che avevano già dei “testimoni” per accusarlo. Abbiamo denunciato numerosi casi simili senza che le autorità abbiano fatto qualcosa per sanzionare coloro che agiscono in questo modo. Per quanto ne sappiamo, il Colonello Rojas continua ad avere il suo posto, e inoltre, si sa che sta preparando un piano contro la Comunità di Pace, profittando della smobilitazione di alias “Samir”, comandante di una compagnia delle FARC, al quale è stato detenuto illegalmente per più di tre mesi dalla Brigata “negoziando” dei benefici giuridici in cambio dei “contributi” al fine di distruggere la Comunità di Pace.
 Matedì 17 febbraio 2009, verso le 3 del pomeriggio, quattro paramilitari si sono presentati come “Aquile Nere” dicendo che venivano dal Nuevo Antioquia, vestiti in borghese e con armi corte, sono rimasti nel quartiere di Naín, nella casa di due famiglie della nostra Comunità di Pace. In quelle case hanno chiesto informazioni sui luoghi della comunità e su come si spostavano i leader. Hanno affermato che avevano bisogno di sterminare la comunità in qualunque modo e hanno imposto a queste famiglie di ritirarsi dalla comunità. Di fronte al silenzio delle famiglie si sono dimostrati furiosi e si sono allontanati confermando che devono chiudere con la nostra comunità a tutti i costi.
 Domenica 22 febbraio 2009, nel quartiere di Mulatos – Cabecera, verso le 7 del pomeriggio degli uomini armati hanno chiesto informazioni su un compagno della nostra Comunità di Pace, insistendo sul fatto che dicessimo loro dove si trovava, come si spostava e quali erano i suoi spostamenti in questi giorni. Lunedì 23 febbraio, nella zona conosciuta come Chontalito, numerosi uomini armati si sono imbattuti nei diversi gruppi di persone che uscivano dalla cerimonia dell’anniversario del massacro del 21 febbraio del 2005 nel quartiere di Mulatos e del La Resbalosa, facendo le stesse domande sul compagno della nostra Comunità. Molto vicino alla zone in cui si sono mobilitati questi uomini armati, c’erano delle pattuglie dell’Esercito.
 Lunedì 23 febbraio 2009, nel quartiere di la Resbalosa è stato detenuto nella propria casa, durante un’ora, un membro della nostra Comunità di Pace e membro integrante del nostro Consiglio Interno. I militari sostenevano che fosse un guerrigliero, come lo erano i membri di questa comunità di pace, la quale doveva essere sterminata. I membri dell’Esercito che occupavano la sua proprietà gli hanno danneggiato le sue piantagioni di canna e di fagioli.
 Martedì 24 febbraio 2009, verso le 10 del mattino, nel quartiere di las Nieves è stato detenuto illegalmente ed arbitrariamente da parte dell’Esercito un membro della nostra comunità che si dirigeva dal quartiere di la Esperanza verso quello di La Unión. L’Esercito gli ha chiesto di Reinaldo Areiza, al quale lui ha risposto che non sapeva dove stava. Costoro gli hanno detto che Reinaldo si era conquistato la morte e che gli sarebbe successo quanto era successo ad Arturo David, dopo che aveva “aperto la bocca” dopo che gli avevano dato la possibilità di vivere ben. Il membro della nostra Comunità ha risposto loro che si trattava di casi distinti, per cui Arturo David, che aveva partecipato alla nostra Comunità e si era ritirato, era morto in un combattimento, mentre Reinaldo era un contadino che non aveva niente a che vedere con i gruppi armati. I militari gli contestarono che nella zona tutti i contadini sono guerriglieri e che cosi Reinaldo era contadino, per cui si era guadagnato la morte in questo modo. Successivamente lo hanno lasciato proseguire per il suo cammino.

Di nuovo sollecitiamo a coloro che sono sempre stati solidali con la nostra Comunità di Pace di esigere dal Governo colombiano che cessino tali crudeli persecuzioni e che si rinuncia l piano criminale di sterminio.
Da parte nostra,c continueremo fermi con il nostro principio e convinti del fatto che non debba imperare la strategia del terrore che l’attuale Governo ha imposto. Ci anima sapere che i sostenitori della Vita e della Dignità ci accompagnano nella nostra lotta e stanno al nostro lato per affrontare piano talmente criminali.

COMUNITA’ DI PACE DI SAN JOSÉ DE APARTADÓ

3 Marzo 2009

Nessun commento: