venerdì 12 ottobre 2007

ESECUZIONI ARBITRARIE: FORZE DI SICUREZZA SOTTO ACCUSA




COLOMBIA 12/10/2007 1.33
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Altro, Brief
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Negli ultimi cinque anni l’esercito e le forze dell’ordine colombiani si sono resi responsabili di un “elevato numero” di esecuzioni extra-giudiziarie, in cui gran parte delle vittime è stata presentata ufficialmente come guerriglieri uccisi in combattimento: lo si legge in un documento stilato da una comitato internazionale di 12 osservatori di diversi paesi in collaborazione con una rete di organizzazioni colombiane a difesa dei diritti umani, presentato alla Commissione interamericana dei diritti umani (Cidh). “Abbiamo contato almeno 955 casi tra il 2002 e giugno del 2007. Si tratta di una pratica sistematica e generalizzata nei 32 dipartimenti del paese” ha detto di fronte alla corte Iliana Uribe di ‘Corporación Jurídica Libertad’ (Cjlib), tra gli estensori del documento. Lo studio pone peraltro l’accento sulla “reiterata inosservanza dello Stato colombiano ad appurare la verità dei fatti” e i tempi estremamente lunghi, tra i 3 e i 4 anni, delle indagini che favoriscono l’impunità dei responsabili. Sarebbe prassi comune, secondo Iliana Uribe, “la manipolazione o l’occultamento di prove subito dopo le esecuzioni...si arriva anche a mettere in mano alle vittime armi o uniformi”. Di fronte a un simile scenario, gli autori dello studio hanno chiesto che una missione della Cidh si rechi sul terreno per verificare le denunce e che l’organismo “offra protezione alle famiglie e ai testimoni”.

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