venerdì 19 ottobre 2007

PARAMILITARI: REAZIONI A CRITICHE COMMISSIONE INTERAMERICANA DIRITTI UMANI




COLOMBIA 18/10/2007 19.33

Altro, Brief

“Imprecisioni che disorientano l’opinione pubblica”. Così l’alto consigliere per il reinserimento degli ex-combattenti Franck Pearl ha definito le dure critiche rivolte al governo dalla Commissione interamericana dei diritti umani sul processo di disarmo dei paramilitari delle Autodifese unite della Colombia (Auc), riassunte in tre punti: non garantisce che tutti coloro che vi hanno aderito siano effettivamente membri di gruppi paramilitari, né che abbiano davvero consegnato le loro armi, né la sicurezza delle vittime. A queste si aggiungono le denunce presentate alla Cidh da una rete di organizzazioni non governative (ong) colombiane che hanno contato almeno 955 casi di esecuzioni arbitrarie, tra il 2002 e giugno del 2007, a carico di esercito e polizia, accusati di uccidere civili e presentarli ufficialmente come guerriglieri morti in combattimento. In concomitanza con l’inizio di un periodo straordinario di sessioni che la Cidh, basata a Washinghton, terrà proprio a Bogotá, Pearl ha inviato una lettera al presidente del tribunale panamericano sostenendo che il suo pronunciamento “evidenza la mancata conoscenza di leggi e norme che regolano il processo”, ma senza entrare di fatto nello specifico de contestazioni. Il presidente Alvaro Uribe, inaugurando le sessioni speciali della Cidh presso la sede della Corte suprema di giustizia (Csj), con cui si è peraltro scontrato negli ultimi giorni, ha chiesto alla corte di “esaminare molto bene le denunce...Ogni volta che la guerriglia e i suoi notabili sentono che li si può sconfiggere – ha aggiunto - si appellano alle violazioni dei diritti umani”. [FB]




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