Altro, Brief
Sono saliti a 29 i candidati alle elezioni regionali di domenica uccisi dall’inizio dell’anno – 9 solo nell’ultima settimana - in un’ondata di violenza che ha coinvolto anche un giornalista e il suo assistente, assassinati a Cali per motivi ancora ignoti. La ‘Defensoría del pueblo’ (ufficio per i diritti civili) ha avvertito che 403 dei 1.098 comuni del Paese sono esposti ad attacchi e intimidazioni da parte di guerriglia e paramilitari: ha chiesto perciò al governo di sospendere la norma che obbliga gli elettori a mantenere l’inchiostro sul polpastrello dell’indice destro dopo aver votato. “Questo per prevenire rappresaglie contro i cittadini che esercitano il loro diritto” si legge in una nota. La polizia ha intanto riferito del sequestro, mercoledì, di un candidato all’assemblea legislativa del dipartimento centrale di Tolima, di cui non si avrebbero notizie. Nel frattempo la Federazione colombiana dei giornalisti (Fecolper) ha comunicato che Carlos Alberto Jaramillo, reporter per alcuni quotidiani locali, e il suo collaboratore Julio César García, sono stati uccisi a Palmira da uomini armati non identificati che hanno sparato contro la loro auto; i due si stavano recando a seguire un evento sportivo. Sono così almeno quattro gli operatori del settore assassinati quest’anno nel Paese.
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