domenica 8 giugno 2008
L'estradizione: Strumento dell'impunità in Colombia
Dichiarazione del Movimento Nazionale delle Vittime dei Crimini di Stato. - 07/06/2008
Il Movimento Nazionale delle Vittime dei Crimini di Stato, dichiara alla comunità nazionale ed internazionale che il processo di smobilitazione paramilitare e la sua cornice giuridica non rispondono ai diritti di VERITÀ, GIUSTIZIA E RISARCIMENTO INTEGRALE delle vittime.
L'estradizione dei capi paramilitari è l'ennesima prova del fallimento della Legge di Giustizia e Pace e costituisce un nuovo affronto alle vittime. L'attuale governo presenta all'opinione pubblica l'estradizione come un favore fatto alle stesse vittime.
Il fatto grave è che l'estradizione per ragioni di narcotraffico disconosce la priorità dei processi per i crimini contro l'umanità. Questa decisione vuole nascondere che il paramilitarismo è stato uno strumento che ha favorito la sistematica violazione dei diritti umani, strategia della quale lo stato è responsabile.
Il Movimento delle Vittime dei Crimini di Stato esige dal governo degli Stati Uniti la restituzione alle autorità colombiane dei capi paramilitari, perché siano processati dalla giustizia ordinaria e non secondo la Legge di Giustizia e Pace, che beneficia i colpevoli e non le vittime.
Il Movimento Nazionale delle Vittime dei Crimini di Stato sollecita l'amministrazione colombiana di consegnare alla giustizia ordinaria tutti i processi che rientrano sotto la giurisdizione della Legge di Giustizia e Pace contro i capi paramilitari estradati, così come tutti i processi che si portano avanti in questa cornice normativa, vista la sua evidente inefficacia ed inoperatività. La soddisfazione dei diritti fondamentali delle vittime è un requisito necessario ed ineludibile per assicurare la scomparsa di questi crimini che hanno segnato di dolore le pagine della storia e che hanno offeso la dignità della società colombiana.
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